dalla presentazione di Roberto Zuccalà, sulla rivista ufficiale della FIAF - FOTOIT  (giugno 2011) sul Gruppo Fotografico Antenore:

 

GRUPPO FOTOGRAFICO ANTENORE

UNO STRUMENTO CULTURALE ED ARTISTICO

di Roberto Zuccalà

 

Interessarsi mese dopo mese dei circoli fotografici FIAF  vuol anche dire, di volta in volta, fare anche uno zapping in varie città italiane dove, appunto, questi club hanno le loro sedi. Così, con questo interessamento, oltre all’aspetto tipicamente fotografico, si scoprono storie diverse, importanti, legate al territorio, vicende che influenzano e incidono sulla vita delle associazioni prese in esame. In quest’occasione ci soffermiamo su un comune del Nord Est italiano, in Veneto per l’esattezza, parliamo dell’antica città di Padova. Questa città vanta numerose documentazioni di un glorioso passato artistico e culturale, che la rendono meta di turisti da ogni parte del mondo. Padova è sede di un’importante e antica università. Il foto club che in quest’occasione prendiamo in esame ha venti anni di vita, quattro lustri spesi bene tanto da diventare un - fiore all’occhiello – della nostra stessa federazione. L’Associazione in parola è il Gruppo Fotografico Antenore, vero punto di riferimento per quanto concerne la fotografia in quel di Padova (e non solo). Fondato nel 1991, il gruppo - sorretto e sospinto dall’incessante impegno di Gustavo Millozzi - non solo riesce a divertire i tanti fotoamatori che vi aderiscono, ma anno dopo anno, continua a guadagnarsi il rispetto e la stima delle istituzioni locali. Fra queste l’Università Popolare di Padova, che all’inizio ospiterà le mostre associative presso la sua nota galleria Il Sigillo e poi ospiterà tutto il gruppo presso la sua sede. Essere dentro e in collaborazione con l’Università Popolare, permetterà anche al Gruppo Antenore di usufruire di idonei locali per la propria attività: aderiranno nel tempo alla compagine decine e decine di fotoamatori, da artisti già noti a principianti volenterosi, sino a superare di gran lunga le cento unità. Qual è il successo di questa associazione? Quali sono le sue norme di vita? In primis – come spesso succede anche in altri club – il vero motore è l’infaticabile impegno del suo fondatore, Gustavo Millozzi. Sarà poi lui stesso, in una intervista che qui riportiamo, a raccontarci la filosofia del suo meritato successo:

"Quanto sta a noi più a cuore è vivere la vita e le attività del nostro Gruppo in vera  e profonda amicizia ed in completa condivisione tra i soci, sia vecchi, sia di giovane data, delle cognizioni che possono servire alla crescita individuale e del nostro Gruppo ben convinti che nel campo fotografico mai si è imparato abbastanza e che un nuovo arrivato può arricchire le conoscenze di chi anche da anni appartiene al nostro sodalizio. Il considerarsi 'arrivati' riteniamo sia un atteggiamento non solo assurdo ma anche non consono per il mantenimento e consolidamento di una sincera amicizia nonché di impedimento al necessario quanto continuo sviluppo delle capacità tecniche e creative di ciascun socio. La massima attenzione viene rivolta comunque principalmente ai giovani affinché possano acquisire le necessarie nozioni utili a far quindi liberamente emergere nelle loro opere, senza condizionamenti di tendenze o di “scuola”, la loro personalità aiutandoli a far conoscere attraverso esposizioni e pubblicazioni il frutto del loro impegno. Riteniamo questo indispensabile per divulgare la nostra passione. "